Riforma del Catasto: era ora!

Credete ad un esperto del settore: la riforma del catasto va fatta. Chi vi si oppone è, senza se e senza ma, a favore dell’evasione e di una tassazione ingiusta (nel metodo) ed iniqua (negli importi) che favorisce i proprietari nei centri storici.

Chiaro che nessuno vuole pagare di più, e che è un caldo tema da campagna elettorale, ma vi spieghiamo perché tanti di noi pagano troppo…

Case fantasma, Proprietari evasori

In Italia ci sono circa 1.080.000 case che non sono registrate al catasto. Si tratta di unità immobiliari di diverse tipologie che non compaiono su atti e documenti ufficiali, ma che sono stati individuate dalle foto aeree e satellitari.

I tecnici dell’Agenzia del Territorio hanno individuato i fabbricati sospetti effettuando un controllo incrociato tra i dati provenienti dalla cartografia catastale e quelli delle orto-foto aeree ad alta risoluzione, poi li hanno identificati in dettaglio con dei sopralluoghi sul posto, dove hanno rilevato le case e riportato i contorni sulle mappe catastali, che sono state aggiornate. Si è potuto stimare il valore di questi immobili abusivi

A questi immobili è stata attribuita una rendita (definitiva o presunta) pari a 817,00 milioni di euro.

Il gettito erariale e locale evaso (cioè le tasse dovute ad agenzia delle entrate ed enti locali) è stimato in 472 milioni di euro, con la tassazione oggi in vigore. Non si può far finta di nulla.

Metodo antiquato e Tassazione iniqua

Un importante tema di dibattito riguarda le rendite catastale. Per RC si intende il valore di reddito che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ad ogni singolo immobile (legato a forma, dimensioni e contesto).

Viene attribuita al momento dell’accatastamento (costruzione) e non viene modificata, a meno di altre pratiche edilizie. Le RC non tengono dunque conto del valore del mattone nel tempo.

I valori delle rendite sono lontani da quelli di mercato, ma anche iniqui: succede continuamente che un immobile antico nel centro storico abbia una rendita catastale più bassa di un immobile più recente. Con conseguente disparità nel calcolo delle tasse:

I proprietari di immobili nei centri storici delle grandi città spesso godono di imposte proporzionalmente più basse dei proprietari di immobili in periferia.

Ma Aumenterà la tassazione di casa mia?

La riforma attualmente in discussione non comporta l’aumento delle tasse sulla casa fino al primo gennaio 2026. E per allora è previsto il potenziamento dell’Anagrafe immobiliare integrata e si procederà con la mappatura degli edifici.

Pagheremo tutti? si spera.

Pagheremo meno? questo dipende da quanto lo stato vorrà incassare dalla voce casa!

Pagheremo più equamente? Se il calcolo verrà fatto sul valore di mercato  allora sì, chi ha case di maggior valore pagherà di più

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