Il problema delle grandi case costose

In alcune recenti analisi (l’ultima de Il Corriere della Sera) risulta che a Milano in questo periodo storico gli appartamenti costosi facciano fatica a trovare acquirenti. In particolare ristagnano le grandi metrature usate (oltre 105mq) , che quotati sulla base di prezzi al metro-quadro molto alti, raggiungono valori che pochissime famiglie possono permettersi.

L’afflusso di capitali stranieri e di fondi di investimento è diretto al nuovo. I proprietari dell’usato però non vogliono svalutare i loro appartamenti e così facendo spesso  richiedono cifre che difficilmente trovano un compratore in tempi brevi. Dai dati bisogna considerare oggi a Milano che la forbice tra nuovo e usato supera almeno il 10%.

Es: A parità di Zona e Metratura un 130mq in centro nuovo è proposto a 1’300’000€, usato a 1’150’000.

Come sempre accade quello che viene considerato dal mercato ad un “prezzo giusto” viene venduto, a Milano in pochi mesi; tuttavia i dati ci dicono che “le case usate offerte inizialmente a oltre un milione di euro, spesso dopo 6 mesi scendono del 10%, e se sono ancora invendute dopo un anno scendono fino al 20%“. Sintomo che le speranze iniziali erano troppo ottimiste.

Le operazioni immobiliari: ristrutturazioni e frazionamenti.

Altro dato importante: Bilo e trilocali con metrature comprese tra 60 e 85mq sono i tagli più richiesti al momento. A Milano  parecchi investitori ben consapevoli di questo cercano ampie metrature per acquistare, frazionare e rivendere i singoli piccoli appartamenti ricavati. Perciò le grandi metrature hanno più fortuna si presentano forma ed esposizioni che li rendono facilmente frazionabili. L’immobile ampio frazionabile riscuoterà più interesse, anche se gli investitori di solito hanno “il braccino corto”. Devono calcolare il loro ricarico e il loro rischio imprenditoriale

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