Cambiamenti Demografici e nuovi Stili di Vita: impatti sull’Industria Immobiliare

modern family

L’evoluzione demografica italiana ha evidenziato una bassa natalità persistente e un invecchiamento della popolazione, influenzando profondamente il settore immobiliare. Dal 2014, la popolazione italiana è diminuita complessivamente di circa 1,5 milioni di abitanti, nonostante un saldo migratorio positivo che non riesce a compensare il deficit tra nascite e decessi.

Le famiglie italiane stanno subendo una trasformazione significativa:

Se all’inizio del nuovo millennio la famiglia nucleare formata da una coppia con figli era ancora la più frequente, seppure non più maggioritaria, ai giorni nostri è superata dalla famiglia unipersonale.

Se nel Nord-est, le due tipologie familiari si equivalgono, nel Centro e nel Nord-ovest prevalgono le famiglie unipersonali, e al Sud, le coppie con figli rimangono la forma familiare dominante.

All’interno di una popolazione che tende a diminuire, il numero invece di famiglie è destinato ad aumentare, con una diminuzione del numero medio di componenti per famiglia, passando da 2, 3 a 2,1.

Questa crescita riflette una crescente frammentazione delle famiglie, con una maggiore presenza di coppie non coniugate, famiglie ricostruite, single non vedovi e genitori singoli non vedovi.

Nuove esigenze abitative

Le trasformazioni demografiche influenzano direttamente il mercato immobiliare:

  • Domanda di abitazioni più piccole: Con l’aumento delle famiglie unipersonali e delle coppie senza figli, cresce la richiesta di soluzioni abitative di dimensioni ridotte e flessibili, spesso orientate verso la locazione piuttosto che l’acquisto.
  • Abitazioni “age friendly”: La popolazione anziana richiede abitazioni supportate da tecnologie di Ambient Assisted Living, che favoriscono la qualità, la sicurezza e la socialità, preferibilmente in contesti di senior living rispetto ai tradizionali modelli istituzionali.

Queste tendenze demografiche spingeranno le città a ridisegnare la loro struttura urbana, migliorando i servizi e le infrastrutture sostenibili.
La domanda immobiliare si sta spostando verso i poli urbani, a scapito delle zone periferiche.

Tratto da un’analisi di Nomisma.it

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