È stata l’estate più calda degli ultimi 50 anni… ma detto in altro modo …. è stata una delle ESTATI PIU’ FRESCHE DEI PROSSIMI 50 ANNI!
Alcuni miei amici, restii per scelta all’uso dell’aria condizionata, quest’estate hanno “capitolato” davanti a situazioni di emergenza; magari nella casa del nonno, nei monolocali monoesposti e così via. Alla fine hanno fatto ricorso all’aria condizionata cioè l’hanno ordinata, in genere arriverà a Natale a costi “Stellari”.
Ma i prossimi anni? Il problema di avere case in città con temperature accettabili e consumi di energia ridotti è all’ordine del giorno, e ne prenderemo tutti sempre più coscienza.
Il mercato immobiliare della città verrà influenzato da una sensibilità maggiore al tema
” Caldo in città?”
Credo proprio di sì.
Già ora le case nuove in classe A, con balconi, sistemi di raffreddamento a pavimento e altre soluzioni innovative sono più ricercate delle case datate, anche se costano decisamente di più.
Probabilmente in un prossimo futuro cominceranno ad avere un valore commerciale sensibile aspetti oggi meno considerati, per esempio l’esposizione su giardino invece che su asfalto, il passaggio dell’aria e la distanza dalle altre abitazioni, verranno rivalutate le case “in ombra” con esposizione a nord (ma per i pannelli solari è meglio il tetto rivolto a sud!?!), sarà sempre più importante poter tenere le finestre aperte senza rumori o odori, .. insomma si modificherà almeno in parte il profilo della “casa interessante”
Infine, per la nuova direttiva europea gli edifici residenziali dovranno essere ristrutturati per rientrare almeno nella classe E entro il 2030, in classe D entro il 2033, per le case vecchie da ristrutturare quindi ulteriori spese all’orizzonte!
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Perché in città fa più caldo che fuori? Un interessante articolo al link di Virgilio sapere
E come saranno le case del futuro sostenibile? Un articolo su Ad Italia ; fascinoso, ma ho paura che ci si immagini una casa che potranno permettersi solo gli Sciuri
