Immobiliare.it: “La guerra mina la fiducia”

In un’interessante intervista l’AD di Immobiliare.it Carlo Giordano ha analizzato il periodo storico che stiamo vivendo, e come la situazione geopolitica e i suoi riflessi psicologici influenzino il mercato.

Il Clima di Incertezza:

Tramite sondaggi è stato certificato come la guerra abbia influito sul clima di fiducia generale nei confronti del futuro più di quanto abbia fatto la pandemia.

Gli  avvenimenti accaduti dal 2019 ad oggi ci portano tutti a valutare con più attenzione le decisioni importanti della nostra vita, perchè in fondo… ci sono un po’ meno certezze! Scopriamo che la stabilità cui eravamo abituati da decadi può essere turbata in poco tempo.

Gli analisti del mercato immobiliare erano soliti descrivere il loro ambiente come sottoposto a cicli (di più o meno di 7 anni). Questo accoppiamento di pandemia e guerra potrebbe inserirsi e in qualche modo modificare questo andamento… rendendolo più imprevedibile!

Che succede a prezzi e compravendite?

In questo momento i prezzi del mercato immobiliare sono molto alti.  Le famiglie italiane che acquistano usufruendo di un mutuo sono circa 8 su 10. Se da un lato è più difficile accedervi, dall’altro la sfiducia nel futuro farà in modo che ci sia anche più reticenza in merito all’indebitarsi per 15, 20 o 30 anni. 

Quindi per quanto riguarda il numero delle compravendite, si prevede un leggero rallentamento.  

Questo porterà ad uno stabilizzarsi dei prezzi che invece galoppavano nella seconda metà del 2021… tuttavia il mattone sarà lento a scendere di valore. I proprietari, a meno di situazioni contingenti, preferiranno aspettare piuttosto che svendere.

Non dimentichiamo infatti che esiste sempre chi ha disponibilità economica immediata, e considera gli immobili beni “rifugio” sicuri su cui investire. Questi investimenti però risulteranno più mirati e qualitativi.

Uno Zoom su Milano:

La città di Milano, con la sua capacità d’attrarre lavoro e capitali, era stata la prima ad uscire dalla fase pandemica, ritornando ad una crescita annua media del 5%.

Tuttavia, con un prezzo al mq che in media supera i 5’000€ è anche uno dei centri che qualcuno teme possa risentire maggiormente di un crollo dei prezzi nel momento di un crack del mercato. Il ragionamento è: maggiori i valori, maggiore il rischio…

Ma l’esposizione al rischio è contenuta. Milano ha alcuni fattori trainanti in positivo: il nuovo tira tantissimo, di 110 cantieri aperti, l’80% delle abitazioni risulta già venduto. Il mercato degli affitti è ripartito floridissimo e così anche acquistare per investimento è ancora redditizio.

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