Sondaggio tra gli agenti immobiliari sul primo trimestre 2024

A Milano Il mercato dell’usato è in lieve contrazione, ma con prezzi ancora stabili

Nel primo trimestre del 2024 diminuiscono le compravendite nel mercato immobiliare: lo rileva il sentiment dFIMAA Milano Lodi Monza Brianza con i dati emersi dal sondaggio che l’associazione degli agenti immobiliari e merceologici (aderente a Confcommercio MiLoMB) ha realizzato con le risposte di oltre 100 intermediari immobiliari:

Compravendite immobiliari

Gli appartamenti più richiesti – Le tipologie più richieste sul mercato di Milano, Monza Brianza, Lodi sono il trilocale e il bilocale

Finalità d’acquisto – La finalità dell’acquisto è l’uso diretto personale (75%), come investimento il 25%. A Milano città l’acquisto dell’immobile per investimento è più rilevante: 34%.

L’offerta sul mercato – Nelle abitazioni diminuisce l’offerta sul mercato (rilevata dal 38% degli operatori immobiliari), anche se si rileva un aumento importante di immobili invenduti

I prezzi – In prevalenza stabili i prezzi per il 48% degli operatori per le abitazioni, sono in crescita per il 34% degli operatori immobiliari.

Gli sconti – Nelle abitazioni lo sconto medio applicato è fra il 5 e il 10% così come per uffici e capannoni. Più alto lo sconto medio applicato per i negozi: tra il 10 e il 15%.

Dove reperire le risorse finanziarie per acquistare – Il mutuo (45%) è la modalità più frequente di finanziamento per l’acquisto dell’immobile seguito dalla vendita di una vecchia casa (36%) e dai risparmi (19%).

Quanti appuntamenti servono per vendere – Si riscontra un aumento del numero di appuntamenti necessari agli intermediari immobiliari per poter vendere: nelle abitazioni lo rileva il 53% degli operatori.

Strumenti più efficaci per avvicinare i potenziali clienti – Il sito/web sia per generare poi vendite (78%) o contatti (75%). Poi a grande distanza i social e i classici cartelli.

Compravendite: le previsioni

Numero di transazioni – Per il 2024 nel suo complesso la previsione per l’abitativo è di un dato stazionario. Anche se i tassi d’interesse sono in discesa, l’accesso al credito resta una delle motivazioni principali che condiziona il mercato degli immobili residenziali. Per uffici, negozi e capannoni è invece prevista una diminuzione (soprattutto a Monza città e Milano città).

Andamento dei prezzi – Per abitazioni e capannoni prevista la stabilità nei prezzi nel 2024;

Gli sconti – Per abitazioni e capannoni stabilità negli sconti medi applicati; per negozi e uffici sconti in aumento.

Locazioni

La domanda di affitti… – Aumenta la domanda di affitti per le abitazioni: lo indica il 73% degli operatori immobiliari. In particolare a Monza città e a Lodi e provincia. Non accade lo stesso per uffici, negozi e capannoni dove prevale la stazionarietà anche se a Milano città la domanda d’affitto non abitativo è indicata in crescita dal 41% degli operatori.

…e l’offerta – Diminuisce l’offerta di immobili destinati a locazione abitativa (lo rileva il 45% degli operatori) mentre resta stazionaria l’offerta per uffici, negozi e capannoni soprattutto a Milano città e in provincia di Monza Brianza (64%).

Il numero di locazioni – In crescita le locazioni residenziali, stabile per il non abitativo.

I canoni di locazione – I canoni di locazione per le abitazioni sono in aumento (tendenza rilevata dal 70% degli operatori che diventa 100% a Monza città, Lodi città e provincia di Lodi e 85% in provincia di Monza Brianza).

Gli immobili residenziali più richiesti in affitto – Il quadrilocale e il trilocale per l’uso diretto personale.

Immobile a reddito: la tipologia prevalente di locazione – Come tipo di contratto prevale quello a canone libero (62%) soprattutto a Lodi e provincia (100%) e nell’area metropolitana di Milano (78%).

Locazioni: le previsioni

Numero di locazioni – Per il 52% degli operatori vi sarà un incremento del numero di affitti per abitazioni, per il resto previsioni di stazionarietà.

Andamento dei canoni di locazione – Per le abitazioni i valori dei canoni d’affitto cresceranno nel 2024 Per gli uffici in particolare, ma anche per negozi e capannoni i valori resteranno invece stabili.

I commenti

“La presenza capillare dei nostri associati sul territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza – afferma Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA MiLoMB – ci permette di fare un’attenta e puntuale fotografia dello stato del mercato. Preoccupa a Milano la situazione di stallo che si sta delineando sul prodotto di nuova costruzione, dovuto principalmente al blocco di molte nuove iniziative che non prendono il via per le note vicende giudiziarie, tuttora in corso. Le ripercussioni saranno importanti su tutta la filiera e di conseguenza sull’intero indotto, con un possibile accentuarsi della vicenda nei prossimi mesi”.

“Il mercato dell’usato – prosegue Albanese – è in lieve contrazione, ma con prezzi ancora stabili. La provincia si conferma più abbordabile economicamente, meta di molti in cerca di maggiore spazio e qualità della vita. Evidenziando, però, che non sempre il prodotto di qualità è in linea con la domanda, per numero e appunto per qualità, di chi è disposto a spostarsi dalla città. Quindi si tratta di un mercato, per molti versi, di attesa, anche per capire se finalmente la corsa dei tassi dei mutui si fermi e possa registrarsi un calo, come previsto già dal prossimo mese di giugno. Condizione imprescindibile per ridare vivacità e tonicità al mercato dell’acquisto”.

Offerta  e  domanda attualmente ragionano su visioni differenti. Il primo guarda ancora al 2022 e il secondo al 2024 in attesa della diminuzione dei prezzi e allo sperato calo dei tassi di interesse previsto dalla seconda metà di quest’anno.
Di conseguenza i tempi per chiudere le trattative si allungano aumentando il portafoglio dell’offerta.
La stazionarietà del mercato della compravendita dà maggior vigore a quello delle locazioni con richieste di canoni tendenzialmente in aumento in tutti i settori dovuto anche al massiccio rientro su Milano sia nel residenziale sia nel terziario e nel commerciale”.

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