Su Repubblica il 22 dicembre in una intervista il direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Bricocoli denuncia i canoni di affitto troppo alti in città per la maggior parte dei cittadini a reddito medio, e l’impossibilità per i giovani senza aiuto di riuscire a comprarsi casa
Chi arriva a Milano per lavorare si confronta spesso con stipendi bassi che non gli consentono di immaginare l’acquisto di una casa, ma neanche l’affitto. I ragazzi e gli studenti di fuori milano vivono in condivisione, che spesso però non è una scelta, ma una costrizione.
Anche i giovani milanesi che lavorano spesso non possono pagarsi un affitto e rimangono in casa dei genitori. E infine in quanti hanno vinto un concorso o vorrebbero lavorare a Milano, ma non possono permettersi il costo di un affitto?
Principalmente si chiede di puntare su nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e sugli alloggi di tipo sociale a condizioni di canoni plausibili, sempre riferiti ai redditi
Tra le altre una soluzione suggerita per avere più offerta è contrastare gli affitti brevi, posizione che aveva già visto nei mesi scorsi la condivisone delle organizzazioni di albergatori e bed &breakfast professionali.
