Milano, gli affitti brevi non vanno bene; -40% di prenotazioni a fine 2023

C’è un dato che va controcorrente rispetto alla narrazione di Milano presa d’assalto dai turisti. È quello dei soggiorni nelle abitazioni locate con gli «affitti brevi». Nel quarto trimestre del 2023 le presenze sono calate del 39% rispetto allo stesso periodo del 2022 e  il gennaio  2024 ha fatto segnare il dato più basso da sette anni a questa parte con una diminuzione del 24% sul primo mese del 2023.

Il tasso medio delle occupazioni per gli appartamenti sul mercato degli affitti brevi nel 2023 è stato del 62% dei giorni dell’anno

L’’associazione italiana gestori affitti brevi rileva che Milano ha perso parte del suo potere di attrazione perché l’offerta di eventi si è contratta; le persone che arrivano in città sono meno, e si fermano meno giorni,

Milano non riesce a vendersi come città d’arte rispetto a Roma, Venezia, Firenze, il turismo di affari si concentra sugli eventi, ma evidentemente non basta più.

Nel frattempo l’offerta è aumentata. Molti sono gli appartamenti o le stanze offerte e la qualità della casa e dei servizi richiesti per avere la casa sempre occupata si è alzata.

Per i turisti da pochi giorni la zona centrale (o la fermata della metropolitana) è determinante

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