Dalle rilevazioni della Commissione Immobili della Camera di Commercio di Milano, si hanno sempre dati interessanti e considerazioni precise.
Beatrice Zanolini, consigliere CCIAA presentando la relazione del 22 Ottobre, ha ben spiegato come la percezione di un immobile sia sempre più legata al suo contesto:
Territorio è un termine ampio, che indica l’area con i suoi edifici e abitanti, le sue imprese e aziende, infrastrutture e servizi. Il valore di un immobile, per quanto ben illuminato, esposto e ben progettato, risente in modo fondamentale del contesto in cui si trova.
Con la ripartenza del 2021, si è affermata e rinforzata l’idea di città policentrica. Se fino qualche anno fa lo spartiacque era la circonvallazione, ora troviamo immobili con prezzi da capogiro anche fuori. Dipende molto dal contesto come detto, e dai materiali di costruzione. In città il nuovo è richiestissimo, specie se eco-friendly.
Milano rinasce: nei primi due trimestri si sono vendute più case rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, tornando anche oltre i livelli pre-Covid. Ma rinasce trainata da alcuni poli in cui il valore di mercato dell’usato è cresciuto anche del 3% annuo e quello del nuovo anche del 10%. Come la Zona Sud (di cui abbiamo parlato qui) e la Zona Est.
All’interno delle stesse aree quindi, la presenza di stazioni, negozi, mezzi pubblici, la percezione di sicurezza, verde e qualità della vita fa cambiare drasticamente la cifra che un acquirente è disposto a spendere o meno.