Purtroppo in questi mesi abbiamo imparato tutti che le statistiche dipendono da quali dati si raccolgono e quali metodologie si usano. Non deve stupire allora che istituti anche importanti diffondano report con dati confusi, se non anche molto diversi
A Milano l’85% delle vendite è di case usate, ma oggi c’è più interesse sul nuovo, anche periferico come abbiamo riportato in un altro post
All’ultimo incontro in ConfCommercio i prezzi per le case nuove sono saliti del 1.3% mentre per l’usato secondo Marco Brumetti vicepresidente Faip lombardia link c’è stato un calo delle quantità vendute, ma fisiologico considerando 2 mesi di chiusura ed è rimasta comunque molta richiesta e poca offerta. L’interesse si e quindi si è spostato sulle periferie servite dalla nuova Metro, sul nuovo e magari l’Hinterland. I segnali sembrano indicare una sostanziale tenuta dei prezzi. (dati non ne sono stati comunicati).
La richiesta di immobili piccoli si è rallentata, ed è aumentata la superficie media richiesta , preferibilmente sui 80/100 mq , se possibile con balconi; con lo stesso budget per un bilocale in Porta Romana oggi magari si preferisce un trilocale in periferia.
Settimana scorsa è uscito il comunicato stampa del Centro Studi Tecnocasa nel secondo semestre i prezzi a Milano sono saliti complessivamente dello 0.8% link
Secondo il rapporto Istat link appena pubblicato “In media, nel 2020, i prezzi delle abitazioni in Italia aumentano dell’1,9% con i prezzi delle abitazioni nuove che fanno registrare un +2,1% e quelli delle abitazioni esistenti (che pesano per oltre l’80% sull’indice aggregato) che crescono dell’1,9%.”
Nel quarto trimestre a Milano i prezzi delle abitazioni aumentano, su base annua, del 7,4%, confermando una crescita sostenuta sebbene in decelerazione rispetto al trimestre precedente (era +12,0%).