A partire dal 2024, chi vende un immobile che ha beneficiato del Superbonus per riqualificare il proprio immobile, dovrà pagare una tassa del 26% sulla plusvalenza, calcolata per un periodo di 10 anni, esteso dai 5 iniziali.
In sintesi, se un immobile è stato acquistato, ad esempio, negli anni ’70 per 15 milioni di lire e viene venduto oggi per 500.000 euro, bisognerà calcolare il valore d’acquisto aggiornato secondo l’indice Istat.
La differenza tra il prezzo di vendita e il valore rivalutato rappresenta la plusvalenza su cui verrà applicata la tassa del 26%.
Tuttavia, ci sono delle eccezioni: gli immobili utilizzati come abitazione principale e quelli ereditati sono esentati da questa tassa.
La preoccupazione principale è quindi che queste nuove regole potrebbero rendere meno appetibili le vendite degli immobili riqualificati.
Nella puntata numero 115 di “ICAF Tv”, ascoltabile al link, si è discusso delle disposizioni fiscali introdotte dal governo a inizio 2024.